Dopo 14 interminabili giornate, si è concluso il girone D della serie B di hockey su prato. Il Pistoia termina con uno mediocre 4^ posto ottenendo 19 punti su 36 disponibili, totalizzando 6 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte. Sicuramente i tutti noi speravamo qualcosa di più, un accesso alle finali di serie B ad inizio stagione non era così irraggiungibile, dato dalla buona Coppa Italia svolta e da un’ormai consolidata conoscenza degli avversari. Ma molte cose non sono andate nel verso giusto. In effetti si aspettava una maggiore “risposta” dai giocatori (specialmente dai “vecchi giovani”) con l’aggiunta di molti nuovi (e buoni) innesti della juniores che negli ultimi anni ha conquistato uno scudetto indoor e cinque finali consecutive (tra prato e indoor). Ma proprio questo ha tratto in inganno, con in aggiunta la delusione di un accesso alla finale indoor buttata via (amari i tre pareggi “inutili”), con uno Schiavelli fuori dai giochi per più di un anno e da un disperso Anabasi. I nostri senior hanno un avvio molto tormentato dato che si ritrovano in campo dopo solo due settimane dal termine dell’indoor (alcuni junior, anche dopo una settimana) senza un minimo di preparazione nel campo regolamentare di hockey su prato. Solamente da quest’anno, grazie alla società, ci si allena in una superficie sintetica di dimensioni pressoché uguali di un campo da gioco regolamentale, fino ad oggi solo mentalmente lontano. In aggiunta si ri-avvia con una partita terminata con rapina (indimenticabile l’orrore dell’operato dell’arbitro Gill Power Sing). Inoltre il riferimento del gioco che è stato protagonista nella buona partenza della coppa Italia, l’olandese Eric Brenninkmejer, deve rientrare in Olanda per motivi di studio. Da qui si ha un declino di gioco, ma soprattutto mentale, con annesso l’aumento della sfiducia nei propri mezzi. In totale nel girone d’andata si registrano solo 6 punti (2 vittorie, 4 sconfitte e 0 pareggi) con 7 reti segnate contro le 11 subite. Al giro di boa, si ha una buona svolta sia nel gioco che a livello psicologico. Difatti il Pistoia terminerà conquistando 13 punti (4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta), realizzando 21 reti contro le 8 subite. Il fulcro del buon termine di campionato è il ritrovato carattere, gioco (buono il lavoro svolto ad Uzzano) e il “vecchio” innesto di Eric, con l’aggiunta del fratello Arjen. Da qui nascono anche alcune soddisfazioni, tra cui indubbiamente lo scompiglio del campionato che ormai aveva assunto una forma lineare, operato alle prime due della classifica, il Savona e Liguria HC (piccola rivincita alle tante partite indoor e prato non ancora digerite). Due nette vittorie nelle quali si è realmente dimostrato l’effettivo valore del Pistoia. A termine del girone la classifica vede il giovane HC Savona (28 punti) accedere alle finali per la promozione alla serie A2, grazie ad un ottimo innesto oriundo effettuato ad inizio stagione che fa la differenza, con a seguire il Liguria HC (24 punti), l’HC Genova (21 punti), il Pistoia (19 punti), il CUS Genova (18 punti), CUS Pisa (8 punti) e a terminare l’HC Sestri (0 punti). A livello d’ambizione personale, è da registrare le quattro vittorie su quattro a discapito dei cugini pisani: un evento da certamente non da buttare ma da registrare negli archivi. Sicuramente tutto quello prodotto in questo campionato non è da buttare via, ma anzi, con l’aggiunta di una buona dose di carattere (che manca in gran parte nella squadra) e con un continuo lavoro (troppe assenze tra i pistoiesi “doc” sono state registrate negli allenamenti), la squadra può raccogliere sicuramente di più crescendo insieme.

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