Serie A, tifosi

Serie A, tifosiHockey Club Pistoia si conferma ai vertici dell’hockey indoor italiano ma, per il secondo anno consecutivo, non riesce ad afferrare il sogno dello scudetto.
Non bisogna, però, fissarsi esclusivamente sull’aspetto della mancata conquista del tricolore, dopo la durissima battaglia vinta nella semifinale contro l’Hockey Bra, la società regina dell’hockey italiano, gli arancioni svuotati di energie nervose e fisiche si sono trovati di fronte il Cus Bologna squadra costituita da giocatori esperti, con esperienze in nazionale e competizioni europee, quindi in grado di sopportare la pressione di queste competizioni. Per questi motivi , messo da parte il rammarico, dobbiamo gioire; l’Hockey Club Pistoia ha vinto più volte: ha vinto, rimanendo nell’olimpo dell’hockey indoor; ha vinto la scommessa con se stessa di giocare valorizzando i propri giovani; ha vinto perché con la fantastica gara contro l’Hockey Bra ha conquistato il rispetto e la simpatia delle altre squadre dimostrando una crescita tecnica e mentale dei propri atleti. Queste ragioni crediamo siano una bella medaglia che dirigenti ed atleti possono stringere e mostrare orgogliosi, sperando di ricevere dai propri concittadini la stessa considerazione che ricevono dalle altre squadre nelle competizioni alle quali partecipa.

La semifinale giocata sabato contro i plurititolati dell’Hockey Club Bra rimarrà a lungo nella memoria non solo degli atleti in campo ma anche del pubblico, quasi tutto a tifare gli arancioni, rimasto ad assistere nonostante l’ora tarda (la gara e’ iniziata alle 19.00 protraendosi sino alle 20.30) e’ stata la Partita con la P maiuscola di questi campionati dove c’e’ stato di tutto: la gara , dove sembrava che i piemontesi avessero la meglio ma che i pistoiesi hanno ripreso in mano nel finale e colto il pareggio alla fine, i tempi supplementari, nei quali Pistoia ha capito di poter vincere e di volerlo fare ma dove la classe e la forza del Bra ha permesso sul suono della sirena di portare la gara ai tiri di rigore; la lotteria dei rigori dove i ragazzi pistoiesi assieme ai più esperti Szylyc e Nowakowski si sono caricati della responsabilità di tirare e ,grazie anche al portiere pistoiese, vincere il pass per un sogno.

Ma queste gare lasciano il segno, negli annali del calcio di elite’ si trovano molti casi di questo tipo, gli atleti arancioni hanno fatto una grossa crescita in questo campionato : da esordienti un po’ intimiditi nelle prime gare ad atleti convinti delle proprie capacità e determinati a raggiungere la vittoria, ma ci vuole tempo e numerose esperienze di questo tipo per avere costanza nel esprimersi a quel livello :proprio come gli atleti che ha il Cus Bologna: grande tecnica, affiatamento perfetto negli schemi, esperienza e lucidità da vendere. Solo un Pistoia al top avrebbe potuto competere ma l’orgoglio non e’ bastato per contendere lo scudetto agli emiliani, quindi onore al Cus Bologna ma Pistoia è lì e deve essere soddisfatto di quello che ha fatto e di come e’ cresciuto; probabilmente ci saranno dei progressi anche nel campionato di hockey prato che riprenderà tra un mese nel quale, ricordiamo, l’Hockey Club Pistoia è al secondo posto ed in corsa per il passaggio ai playoff per la A2.

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